venerdì 5 giugno 2020

IN FILOSOFIA CONTEMPORANEA STEP #18

Come abbiamo parlato negli step precedenti, l'Uno aveva sempre un idea prevalentemente neoplatonica, cioè veniva considerato come un punto di partenza. Adesso con Hegel, queste idee vengono stravolte e, anzicché un punto di partenza, diventa un punto di arrivo. L'uno viene infatti posto al termine del percorso dialettico della filosofia, esso non è più l'unione immediata e originaria di essere e pensiero, ma è un'unione mediata. Oggettività e soggettività sono identici, in quanto entrambi sono modi di configurarsi del pensiero, del Logos.
L'Uno viene identificato con la molteplicità stessa, la quale attraverso successivi passaggi giunge alla fine a diventare consapevole di sé e a riconoscersi nell'Assoluto. Hegel infatti riteneva irrazionale affermare l'esistenza di una realtà autonoma in sé e per sé, e che questa pertanto andava posta in relazione col suo opposto. In tal modo Hegel sovvertì la logica di non-contraddizione, facendo coincidere l'Uno col suo contrario, cioè con la molteplicità, anche per questo per lui, oggettività e soggettività erano identici.
Secondo molti, viene considerato "l'ultimo filosofo" che parla del tempa dell'Unità, perché la filosofia contemporanea a seguito dei tragici eventi storici rappresentati dalle dittature e dai totalitarismi di stampo sia nazi-fascista che comunista, è divenuta alquanto allergica a questo concetto e se ne tiene distante preferendo piuttosto definirsi come pensiero debole.

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